E’ una stazione di Trenodìa.
L’opificio del nero é la fase pittorica del progetto, un’officina dei vari significati del nero incarnati in gesti ed azioni partecipate. Nero del lutto, nero delle prefiche, nero degli artigiani, dei tintori che stavano sotto la protezione di un santo dalla pelle scura. Nero della divisione, nero che permette agli altri colori di prendere vita, nero fecondante della terra primordiale. Colore dell’oscurità che genera il colore.
In Trenodia avverranno tre Opifici ognuno dei quali caratterizzati da una declinazione particolare. Una performance al tramonto ed una all’alba in cui avverrà la tintura rituale del tessuto che indosserà il corteo, veli che i partecipanti si passeranno come un testimone e saranno conservati a fine progetto come tracce esperienziali. L’Opificio sarà anche tintura di corpi bianchi e impronta del gesto.
L’Opificio a Isola di Capo Rizzuto (KR) il 18 agosto dà inizio al progetto Trenodia e vuole essere un’immersione nel nero al tramonto. La performance pittorica si intreccerà alle lamentazioni musicali di Mario Brunello al violoncello e di Vinicio Capossela. Il secondo avverrà sul Monte Calvario (Calitri, AV) il 20 agosto alla luce di un nuovo giorno con un lamento d’Oriente. Il terzo declinerà un’altra forma di nero a Lacedonia il 23 agosto scendendo nell’Ade ed intrecciandosi ad un altro progetto partecipato: Ade di Silvano Voltolina.
COME PUOI PARTECIPARE?
Puoi partecipare all’opificio iscrivendoti ai laboratori di preparazione del colore e/o e alla performance di tintura del velo.
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